venerdì 29 aprile 2011

Seppie alla veneziana

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Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare..
Jim Morrison
 Ho visto questa ricetta dal blog "mezzogiorno di cuoco" di Barbara, e provando posso dire che sono proprio buonissime le seppie così fatte.... davvero gustose!!!
Riporto qui la sua ricetta.
Ingredienti:
1,2 kg di seppie medie;
olio e.v.o.;
4 belle e grosse cipolle bianche;
pepe;
un bel mazzetto di prezzemolo;
Vino bianco da tavola;

Procedimento:
Innanzi tutto preparate le cipolle; Sbucciarle e affettarle sottilmente; non prendete paura del numero delle cipolle che vi serviranno…con una cottura così lunga e dolce diventeranno molto dolci e si sfalderanno per bene…è proprio grazie alle cipolle che il fondo di cottura si addensa diventando irresistibile!

Far scaldare abbondante olio in una padella capiente;Non appena l’olio inizia a sfrigolare aggiungere le cipolle;
Mescolare bene e far brasare dolcemente le cipolle a fiamma bassa per almeno 10 – 15 minuti; fate attenzione perché le cipolle non devono assolutamente soffriggere, ma semplicemente appassire dolcemente; se necessario, aggiungete pure un mestolo di acqua;
Una volta che la cipolla sia ben appassita aggiungere le seppie e mescolare bene; Proseguire la cottura per una decina di minuti con coperchio, mescolando di tanto in tanto;
Le seppie butteranno fuori la loro acqua, perciò non prendete paura se aumenta il fondo di cottura...

Nel frattempo tritare finemente un bel mazzetto di prezzemolo al mixer;
Aggiungere il prezzemolo;Mescolare bene;Aggiungere il vino; anche in questo caso non abbiate paura di lesinare con le dosi… le seppie devono essere ben ricoperte di vino; alzare la fiamma e farle andare per dieci minuti in modo che evapori l’alcool; mescolare bene;
Lasciatele cuocere a lungo e dolcemente… deliziose ...da gustare con delle bruschette calde!

La felicità entra nella nostra vita quando abbiamo qualcosa da fare, qualcosa da amare, e qualcosa in cui sperare.
"Joseph Addison
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Chi non comprende il tuo silenzio probabilmente non capirà nemmeno le tue parole.
-Elbert Hubbard-
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Il riconoscimento dell’anima gemella può essere immediato.
Senti di conoscerla cosi profondamente come di solito accade solo con i più intimi membri della famiglia.
O anche di più. E di sapere già cosa dire, e come l’altro reagirà.
Nasce quindi un senso di sicurezza, e una fiducia ben più grande di quella che si potrebbe pensare di raggiungere in un solo giorno, in una settimana, in un mese.
Si avverte un’ improvvisa sensazione di familiarità, di conoscere già questa persona appena incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole.
Lui ti prende la mano per la prima volta e la memoria di questo tocco trascende il tempo, e fa sussultare ogni atomo del tuo essere.
Lei ti guarda negli occhi, e tu vedi l’anima gemella che ti ha accompagnato attraverso i secoli.
Ti senti rivoltare le viscere. Hai la pelle d’oca.
Tutto, al di fuori di questo momento, perde importanza.
A farti capire che ti trovi di fronte a un tuo compagno d’anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, un sentimento.
E tale risveglio può avvenire anche attraverso un tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita.
Brian Weiss
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