Cupcakes all'amaretto

È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.
William Shakespeare

Ingredienti:
80 gr di piccoli amaretti
50 gr di farina di mandorle (io ho frullato le mandorle benissimo)
190 gr di farina
1 1/2 cucchiaino di lievito per torte
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 uovo
40 gr di zucchero
60 gr di olio
180 ml di amaretto di Saronno
120 ml di latticello o (yogurt intero)
per la farcia:
150 gr di panna montata dolce
200 gr di mascarpone
2 cucchiaini di zucchero a velo
1 bicchierino di amaretto

Procedimento:
scaldare il forno a 180°C.
Mettere da parte 12 amaretti, versare gli altri in un sacchetto per alimenti e sbriciolarli o frullarli.
Mescolare le farine, gli amaretti 40 gr, il lievito e il bicarbonato.
In un'altra ciotola sbattere l'uovo, lo zucchero, l'olio, 80 ml di amaretto e lo yogurt.
Unire il misto di farina e mescolare fino a che tutti gli ingredienti diventano umidi.
Riempire gli stampi dei cupcakes per 2/3 e non più.

Infornare sul ripiano centrale per 20 minuti. Togliere dal forno e lasciare riposare i cupcakes per 5 minuti.
Con il restante amaretto bagnare  con un pennello la superficie di ogni dolcetto.
Nel frattempo montate la panna e aggiungeteci il mascarpone mischiato bene con lo zucchero e il liquore.

Riempite una siringa e decorate la superficie del dolce.... decorando con un biscottino e delle briciole di amaretto.
Che ne dite di questi cupcakes? Carinissimi e super buoni .... PROVATE PER CREDERE!!
Ciao alla prossima ricetta!

Fai la tua piccola parte di bene dove ti trovi; sono queste piccole parti di bene messe insieme che riempiono il mondo.
Desmond Tutu

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L'amore è uno stato di grazia. Glielo leggi in faccia a una persona quando è innamorata.
Che sia innamorata di una persona, della vita, ha gli occhi più buoni nei confronti del mondo.
Offre una speranza di cambiamento a ogni sguardo che incontra, offre una possibilità a chi se la nega. Ti mostra com'è sentirsi un pochino migliore, ti spiega in silenzio com'è stare sulla terra e abitare altri mondi. Com'è smettere di sentirsi poveri vincendo due volte se stessi.
Com'è spingersi fuori da tutte le cose che non sono amore, com'è dirigere un orchestra silenziosa di respiri che hanno come unico strumento la felicità.
Massimo Bisotti
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