mercoledì 8 febbraio 2012

Origliettas "frittelle sarde"

Il vero amore non arriva per dissolvere le tenebre... ma per illuminare una giornata piena di sole."
"♥ Vivere è arrivare dove tutto inizia …Amare è andare dove nulla finisce …
Vivi come se fosse presto …Rifletti come se fosse tardi …...
Di quello che devi dire con Dolcezza..Pensa sempre con Speranza
…Porta sempre la fede nel cuore..Fai quello che devi fare con Amore…♥"
Ho visto questa ricetta QUI e ne sono rimasta affascinata. Come sempre quando vedo qualcosa che mi colpisce non riesco a trattenermi e ci devo provare a farla.... il risultato? Sorprendente! Indimenticabile!
Riporto qui la ricetta con le mie modifiche come sempre!!

Un'ulteriore nota su questo dolce. Origliettas in sardo vuol dire qualcosa tipo 'orecchietta' (origlia = orecchio), è stato detto che il nome deriva dall'antica acconciatura delle donne sarde, che usavano arrotolarsi e fermarsi le trecce attorno alle orecchie (tipo la principessa Leila di " Guerre stellari" per intendersi).

Ingredienti:
1 kg di farina
200 gr di burro morbido
1 cucchiaio di zucchero
1/2 bicchiere di acqua
1 bicchiere di moscato (io non l'avevo ho messo il mistrà.o liquore di anice...ottimo risultato)
io ho aggiunto 1 uovo

Comunque l'impasto deve essere lavorabile perciò regolate voi il burro o le uova....

Olio abbondante per friggere

Procedimento:
Impastare tutti gli ingredienti e lavorare con vigore per almeno mezz'ora o comunque finché la pasta non è ben liscia e lucida.... ci vuole molta forza perché l'impasto risulta abbastanza duro.

Poi con la macchina per la sfoglia tirare una striscia di sfoglia il più sottile e lunga possibile io l'ho fatto fino al numero 4, poggiandola delicatamente su di un piano non infarinato.

Con attenzione, usando la rotella tagliapasta dentata, ritagliare la sfoglia in una serie di lunghe strisce parallele larghe circa 1,5 - 2 cm.
Sollevare l’estremità di una di queste strisce e, usando indice e pollice chiuderne un pezzetto ad anello.

Continuare allo stesso modo creando una sorta di fiore o catenella attorno al primo anello, assicurandosi che la parte della striscia da attaccare sia sempre quella aderente al piano di lavoro (ossia quella che resta più umida ed appiccicosa).
Quando l’origlietta sembra sufficientemente grande (in media un 7 o 8 cm di diametro) avvolgervi intorno un altro pezzetto di striscia di pasta e pizzicare nei punti critici in modo che la delicata struttura non si non si apra.

Friggere le origliettas in abbondante olio di semi (tradizionalmente si usava lo strutto) senza farle colorire, e metterle a scolare nella carta forno.

In un tegame far sciogliere circa 500 gr di miele insieme alla scorza grattugiata di un'arancia, versare le origliettas sul miele caldo, mescolarle velocemente e togliere dal fuoco. Questo ultimo passaggio serve solo a fare in modo che i dolcetti si amalgamino bene con il miele, va quindi eseguita rapidamente.

Per i diversi formati ad esempio gli spaghettini: Prendere una piccola quantità di pasta e tirarla prima a sfoglia (io lo faccio con la pasta Imperia a manovella, livello 4), poi farla a spaghetti. Prendere 3 spaghetti per volta, girarli su se stessi tenendoli per i capi, riunire i due capi e sempre agendo sulle estremità continuare ad attorcigliarli e poi chiuderli a cerchietto. Continuare fino ad esaurimento della pazienza.
Il procedimento spaghetti era troppo lungo allora ho cambiato ed ho usato il taglio per le tagliatelle ed infine... visto che la cosa era interminabile ho usato la rotella per la pasta:
 ECCO  COME SONO VENUTI FUORI I TRE FORMATI DI ORIGLIETTAS!!
Se avete pazienza da vendere e buoni Tricipiti PROVATE ... sono buonissime!!!

Se non ci mette troppo, l'aspetterò tutta la vita.
(O. Wilde)
Se la vostra mente non è aperta, tenete chiusa anche la bocca
Sue Grafton. bb
meno corpo...più cuore...
quando due simboli si incontrano sulla stessa traiettoria,si spalanca una porta aperta verso l'Infinito...
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
~ ♥ ~ Amore platonico ~ ♥ ~
Il filo sottile del platonico amore ci vuole distanti,
ci spoglia della carne, ci nega il desiderio e la fame
dei sensi, dove nel nulla l’amore si perde.
Esalterà solo la mente, con i pensieri, le parole,
... sostituiranno le carezze, mai più infuocati amplessi
ma solo fiumi di frasi che scivolano in aridi canali.
Amore platonico superbamente diabolico, fatto di sguardi,
di pensieri di desideri che staccano l’anima dal corpo.
(M. Narducci)

❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

3 commenti:

  1. che buoni saranno..
    sei stata bravissima...ci vuole una bella pazienza
    Ciaoo

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  2. Bravissima! Io le ho assaggiate e sono squisite; ho provato a farle , ma con scarso successo. Poi finalmente ho trovato il tuo sito...,vado subito in cucina. Grazie

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  3. hummmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm

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